A Comacchio, in provincia di
Ferrara, si scaldano i motori per il prossimo carnevale sull'acqua in programma nelle domeniche del 4 e 11 Febbraio prossimo, una delle
manifestazioni di maggior interesse nella capitale del Delta che da ormai 7
anni si dedica a questo grande momento di aggregazione che coinvolge l’intera
città con le caratteristiche barche appositamente allestite per navigare durante
l’appuntamento nelle acque cittadine.
Sarebbe tutto perfetto, il pubblico
accorre in massa per osservare l’estro e l’allegria dei comacchiesi che dal
centro storico produrranno due domeniche di festa da tutto esaurito, le
attività commerciali graziate da tanto interesse saranno molto impegnate, la
stessa amministrazione è particolarmente soddisfatta per l’evoluzione prodotta
dall'evento in pochi anni di attività, ma …. qualche cosa non funziona.
Questo è il giudizio del gruppo
“Maramao” composto da diversi ragazzi originari di Poggio Renatico
nella
provincia di Ferrara che da diversi anni chiedono di partecipare con la propria
imbarcazione al carnevale ma senza successo.
L’ostacolo per la loro inclusione
nel gruppo di barche che si contendono il titolo di miglior forcola del
carnevale, ambito premio consegnato al gruppo in acqua più meritevole, è data
dal tema che proprio non va giù ai responsabili del progetto Carnevale
sull’acqua, che interpellati sulla questione hanno semplicemente risposto “no
comment”.
I fatti. Fin dal lontano 2013, il
gruppo Maramao chiese di accedere alla parata e dopo una prima formale
accettazione si affinano gli accordi e per questo i responsabili di questo
nuovo gruppo di aspiranti partecipanti alla festa comunica il tema
dell’imbarcazione: un cesso.
Credendo a uno scherzo il
comitato carnevale che si occupa dell’organizzazione dell’evento riformula la
domanda in forma verbale chiedendo una risposta celere che consenta di capire
se effettivamente esiste la volontà di partecipare da parte del gruppo.
La risposta al comitato
organizzatore avviene per mezzo di regolare raccomandata con ricevuta di
ritorno in data 8 gennaio 2013 che conferma la prima comunicazione: vorremmo
rappresentare un cesso. Da qui il contenzioso che da ormai 5 anni tiene con il
fiato sospeso tutta l’organizzazione soprattutto in questo 2018 avendo il
gruppo Maramao comunicato che saranno le vie legali a discutere di questa
esclusione se anche quest’anno la decisione dell’organizzazione allontanerà i
buontemponi ferraresi.
La notizia è ormai è trapelata,
troppo ghiotta per essere confinata tra le informazioni di poco peso, che si
fa? Il comitato organizzatore del carnevale formato da 13 persone si spacca. Da
una parte i liberisti che vorrebbero concedere l’accesso alla manifestazione,
dall’altra i puristi che chiedono rispetto delle regole civili non scritte ma
che si basano sul rispetto dei turisti in arrivo in città.
Nel frattempo i buontemponi del
team Maramao sempre più deciso a far valere le proprie ragioni conferma la
volontà di mostrare il frutto di tanto impegno artistico comunicandone i
particolari. Il natante sarà munito di vera e propria Toilette dalle dimensioni
ragguardevoli.
Almeno tre metri di altezza da
ciambella a basamento mentre lo scarico dell’acqua si avvarrà di una motopompa
che “risucchierà” direttamente dal canale comacchiese il liquido che andrà a
rappresentare l’espulsione della materia organica dal mega contenitore.
Per rendere questo passaggio di
fondamentale importanza rappresentato nel migliore dei modi nella parte
retrostante dell’imbarcazione una composizione biologica e non inquinante verrà
riversata in acqua non appena sarà azionato il classico sciacquone. Ovviamente
la barca rispetterà i colori classici di questo oggetto e per questo sarà
completamente bianca (color perla). Si parla anche di uno sponsor che ha da
tempo sostenuto il progetto.
Sarà curioso osservare quale
azienda vorrà accostare il proprio logo all'insolito elemento durante il
carnevale comacchiese. Interessante anche l’abbigliamento proposto dalle figure
umane presenti nella barca che per l’occasione si trasformeranno in scopini
bianchi.
Alla domanda scontata del perché
questo tema dagli amici di Poggio Renatico, i più informati affermano che i
responsabili del gruppo Maramao sono ostinatamente convinti che l’arte non può
avere limiti di espressione visiva e verbale e la loro inclusione nella
ricorrenza deve essere un gesto dovuto. In ogni caso la discussione è in atto e
per questo attendiamo sviluppi.
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