Sempre in linea con un metodo rivoluzionario

Buone nuove per gli amanti della linea.

Tutti, chi più chi meno, sono coinvolti dai cliché che scandiscono la vita di tutti i giorni. La cosiddetta linea corporea non sfugge a queste regole. Basta mostrarsi in leggero sovrappeso e subito veniamo apostrofati come persone non in grado di condurre un’alimentazione corretta ed equilibrata. I grassi sono ormai definiti gli acerrimi nemici del nostro corpo anche se notoriamente indispensabili

per la giusta e corretta alimentazione. Sono gli eccessi a fare la differenza, le parti grasse che il nostro corpo non riesce ad espellere e che si accalcano nel nostro addome mostrandoci non in condizioni perfette sono sempre in agguato.

Ora un gruppo di ricercatori, agli ordini del Prof. Dungon Prest, ricercatore del Belarusian State University di Minsk descrive un nuovo concetto utile a fronteggiare questi abusi. L’opalescenza organica. Di cosa si tratta?

In parole povere il Prof. Dungon afferma che i grassi corporei sono assimilati in grandi quantità dal corpo umano semplicemente perché non è stata prodotta la “Patemina” sostanza proveniente dai succhi gastrici e che determina l’assorbimento delle sostanze ingerite.

Per stimolare una maggiore produzione della sostanza il professore suggerisce la pratica di una nuova disciplina definita iperjump. In pratica aumentando gli sforzi generati dal nostro fare quotidiano la “Patermina” trova i suoi diretti riflessi generanti.

Ad esempio il prof Prest consiglia di alzarsi al mattino saltellando con un solo piede per tutta la mattinata, questo induce produzione di salivazione abbondante così come la pratica di alzare e abbassare le mani in concomitanza con i salti in continuazione.

Sono pratiche non invasive ma di grande efficacia afferma lo studioso

A tal proposito è uscito un libro che descrive le tante azioni possibili per raggiungere questi ambiti risultati.

Nulla di complicato afferma lo studioso, un semplice e motivante metodo di assorbimento grassi che produrrà i risultati sperati in pochi mesi.

È stata definita la prima università frequentata saltellando, ma altre strutture universitarie stanno studiando il fenomeno ritenuto dall’ambiente accademico molto interessante e non è detto che a breve non vi siano altre nazioni che prenderanno a modello tali pratiche ginniche.

Saltellare, fa bene e aiuta l’assorbimento del tessuto adiposo, fin dall’antichità questa pratica veniva osservata dagli aborigeni, conferma Dungon Prest, definendo tale comportamento perfettamente compatibile con lo stile di vita che ognuno di noi dovrebbe mantenere.

Anche il ritmo cardiaco può giovarsi di tale metodica anche se, per questa seconda indicazione è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Fonte: iperjumpeople.com