martedì 30 gennaio 2018

Ipnosi per tutti

Le App, le applicazioni che ci aiutano a risolvere tanti problemi nel nostro fare quotidiano e che vengono introdotte nei nostri cellulari sono sempre più utilizzate, soprattutto dai teenager, voraci di questi optional.

Basta recarsi (virtualmente) in uno di questi Store, scegliere il software di nostro interesse e caricarlo tra i dati del nostro cellulare, a volte con pochi euro e in molti casi gratuitamente anche se con questa ultima opzione qualche “dettaglio” favorirà l’economia dello sviluppatore, mi riferisco alla pubblicità, alla possibile consegna di dati sulle nostre abitudini web, ecc…

Ognuno di noi, se possessore di smartphone, avrà di certo caricato qualche
codice particolare, questi servizi tra l’altro hanno conosciuto un vero e proprio boom di download in questi ultimi anni sfiorando numeri solo ipotizzabile qualche anno fa.

Tra i tanti codici a disposizione un’applicazione ha destato il nostro interesse. Si chiama “Myeyes” e consentirà, questa è la promessa dell’ideatore del progetto di creare le condizioni per ipnotizzare le persone.


Come funziona.

Martin Soloviz dell’università della California ha stabilito dopo una serie di studi che la musica abbinata a immagini con sfondi quantici consente la produzione di “dorminaF21” sostanza collegata alla produzione da parte del nostro organismo di sensori retroattivi nel nostro cervello.

I sensori retroattivi, per chi non lo sapesse, sono riconducibili all'attività del sonno e si presentano quando i nostri sensi sono in una condizione di “Stand By”.

A cosa serve l’App, semplicemente ad indurre il nostro interlocutore a svolgere attività che noi stessi imporremo con semplici comandi. Una sorta di ipnosi indotta da immagini e musica.

Il funzionamento è semplice, basterà collocare davanti al volto della persona da ipnotizzare il cellulare e far partire le immagini in sequenza, dopo 10 minuti di visione abbinata alla musica a bassa intensità di micro hertz produrrà l’effetto desiderato.

La cosa straordinaria sembra essere l’azione indotta e programmata sulla base della sequenza delle immagini e della musica ascoltata dal paziente.
C’è molto ancora da fare ma ad esempio il ricercatore afferma che gli studi confermano il 67 % dei risultati raggiunti.

Il progetto vede ora la supervisione del prestigioso istituto New York State P-53 Science Learning Standards che ha disposto l’avvio di un triennio di ricerca.

Per aiutare l’evolversi della scienza l’appello del Dott. Soloviz vi invita ad osservare per almeno 10 minuti la grafica che compare sotto ascoltando il brano Hovizp66 presente in una raccolta nel canale youtube.


Al termine dell’esperimento se le operazioni di personal monitoring saranno state applicate in maniera corretta sarete indotti a versare almeno 10 $ all'indirizzo che nel frattempo avrete memorizzato contribuendo con il vostro aiuto alla nascita di questa nuova branchia di ricerca.

Vi terremo informati.



Fonte: New York State P-53 Science Learning Standards 

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