giovedì 25 gennaio 2018

Incredibile: Tarzan dei Pigmei

Sembrerà strano ma esistono ancora diverse popolazioni abitanti nell'Africa centrale e più nello specifico della foresta del Congo che non conoscono la civiltà o quanto meno vivono in maniera isolata senza contatti esterni che possano “inquinare” lo stile di vita dei Pigmei del ceppo Bambuti.

È un racconto pieno di fascino quello comunicato dalle pagine della Gazzetta di Bisceglie a firma del giornalista naturalista Gianmaria Cocconi, professionista pluripremiato per gli articoli sempre interessanti realizzati per questa testata.

Suo il pezzo riguardante il pescatore di totani gialli (professione ormai dimenticata) o il reportage sulla fabbricazione di sandali con muschio di foca norvegese, nei pressi di Bari, da parte dell’ultimo artigiano in grado di lavorare questo difficile pellame, assai raro da reperire, ancor più dalle coste pugliesi.

L’esploratore, partito con mezzi propri e dotato di semplice macchina fotografica e taccuino era venuto a conoscenza della fantomatica tribù frequentando il salotto buono di una sensitiva alle porte di Ruvo di Puglia che, con solerzia e una notevole quantità di dettagli ha descritto il luogo e gli usi di questa popolazione, avendo vissuto durante una particolare seduta spiritica “il passato di una regina del luogo” (che poi si è scoperto esser deceduta alcuni mesi prima).

Polidora, questo è il nome dell’attempata signora superdotata di capacità extra sensoriali ha definito il luogo magico, incantato e che nasconde in sé diversi personaggi dalle caratteristiche uniche.
Non manca l’incantatore di serpenti d’acqua (Stalì), l’architetto che si occupa della costruzione delle capanne del villaggio (Calabambù) oltre a colui che ogni ricercatore vorrebbe incontrare nel corso dei propri peregrinaggi alla ricerca di nuove civiltà nella foresta congolese: Mbutu l’alter ego di Tarzan.

È lui che dialoga con gli animali della foresta emettendo suoni vocali al limite della sopportazione uditiva.
Si proprio lui, avete letto bene, sembra che la veggente abbia documentato e mostrato con una specie di ectoplasma uscito dalle narici la presenza di questo pigmeo dalla voce possente.

Tutto ciò è bastato per Gianmaria per organizzare la spedizione che si è concluda nel gennaio del 2018 dopo tre mesi di attente perlustrazioni tra la vegetazione africana e che in anteprima documentiamo con l’ausilio di qualche immagine fotografica.

È una notizia sensazionale che le cronache del New York Times documenteranno con uno speciale dedicato al popolo dei Bambuti nella prossima edizione della prestigiosa rivista in programma per maggio 2018.

Queste le fantastiche immagini che mostrano l’esperienza vissuta.


Fonte: Gianmaria Cocconi, reportage Nella valle dei Pigmei

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